



Mi presento
Sono Daniela Dalla Guarda
una psicologa clinica, psicoterapeuta ed esercito a Roma.
Lavoro da anni con persone affette da ogni tipo di problematica psicologica e, dalla mia esperienza, il nome che le persone danno alle loro difficoltà è spesso molto vago: stress, ansia, malessere… si riconosce che qualcosa non va come dovrebbe e talvolta si sente che non è causato da una malattia fisica, pur non comprendendo bene da dove derivi né come risolverla.
Il mio compito è lavorare con te per far luce nel tuo mondo interiore e cercare di capire, insieme, cosa succede, come e perché.
Se fosse stato possibile uscire da questo pantano da solo, senza dubbio lo avresti già fatto.
Il fatto che tu non abbia trovato una soluzione alla situazione in cui ti trovi può farti sentire di aver fallito o di non essere stato in grado di farcela da solo, ma non devi dimenticare che i propri problemi risultano essere quasi sempre opachi, visti dall’interno, e che un aiuto non è fonte di vergogna ma la dimostrazione di una grande forza.
E’ necessario collaborare al raggiungimento dell’obiettivo, in quanto tu sei l’unico individuo esperto nella conoscenza di te stesso e dovrai mostrarmi chi sei e raccontarmi la tua storia per dipanare insieme la matassa che si è aggrovigliata dentro te e sciogliere quei nodi che stanno creando il disagio che percepisci.
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Come lavoro
Seguo un orientamento psicodinamico nel mio lavoro.
Il mio approccio terapeutico è profondamente legato alle dinamiche inconsce e si differenzia nettamente da altre forme di psicoterapia (cognitivista, gestaltica, comportamentale etc).
Se questa informazione non vi dice molto, proseguite nella lettura, dove cercherò di tradurre dallo psicologhese questo termine autoreferenziale, sperando di chiarire di cosa parliamo.
Chi non avesse bisogno di questa decodifica può procedere oltre, senza leggere.
Il termine dinamico si colloca nell’ambito della psicoanalisi classica, collegandosi direttamente a S. Freud; egli rintracciava l’origine di ogni fenomeno e avvenimento psichico nell’interazione, come reazione o contro-reazione, tra diverse forze interne.
Ovvero tutto ciò che ci accade, in modo più o meno consapevole non è mai casuale, ma risponde a qualche tipo di bisogno.
L’obiettivo del percorso di analisi del proprio mondo interno è fare chiarezza su questi movimenti interni, riconoscendone le cause e le motivazioni più profonde.
Acquistano così importanza tanto le dinamiche del proprio mondo interno quanto quelle relazionali.
Cosa significa? L’evoluzione della psiche di ognuno è conseguenza e prodotto delle sue esperienze precoci, familiari e affettive, sulla base della qualità di queste la persona evolve e si adatta, trovando un suo equilibrio unico e personalissimo.
Ciò spiega come mai le persone si strutturino stando comode in alcune situazioni o riescano a vivere solo all’interno di specifiche, a volte ristrette, condizioni ricercandole insistentemente, producendo i noti circoli viziosi che tutti hanno avuto modo di esperire nella propria vita, almeno una volta.
L’assenza di giudizio su queste dinamiche e sui propri bisogni è certamente un elemento fondante del percorso psicologico: la stanza terapeutica è il luogo (forse l’unico nella vita) in cui ogni aspetto della persona può ambire a essere accolto e accettato per quello che è, senza mistificazioni o timori.
